ARENA

 
 

In bellissima posizione collinare a 496 m.s.m, Arena ,solare paese agricolo, guarda l’ampia valle del Marepotamo e la vasta pianura di Ciano. Alto fascino riserva l’etimologia : una prima ipotesi fa derivare Arena da Όρεινή ossia “ paese montuoso, montano”; una seconda ipotesi sempre legata all’ambiente in cui il paese è situato si riconduce a Eripna cioè “monte scosceso, rupe erta o ripida altezza”; una terza ipotesi parte dal valore strategico del luogo Έρνμνος

“ luogo difeso, saldo”, un’ultima ipotesi fa risalire il nome ad una delle famiglie che vi regnarono. Di origine antichissima, fu a capo di uno dei più grandi stati feudali di tutto il meridione. Con il suo carico di storia si presenta oggi nelle vesti di un borgo medievale, conservando intatte alcune caratteristiche che lo rendono unico in un’ampia fascia del territorio:case addossate l’una all’altra, vicoli stretti, il tutto sovrastato dall’imponente presenza dei maestosi resti di un castello edificato in età normanna (sec XI ) rifatto nei secoli XVI-XVIII dai Duchi Acquaviva d’Aragona.

Il castello venne distrutto una prima volta dal terremoto del 1755, ricostruito e poi nuovamente distrutto dal sisma del 1783. ad esso si accede per un piccolo ponte in pietra ( l’ampio arco di entrata dimostra l’imponenza della costruzione). Ai lati della facciata d’ingresso sono presenti i resti di due torri a pianta circolare di epoca angioina. In buono stato di conservazione sono le scarpe di queste due torri arricchite da pregevoli scanalature ricavate nelle pietra : unico esempio di torre con scarpa scanalata in Calabria.

Antiche e suggestive sono le diverse chiese tra le quali si segnala la Chiesa di Maria SS. Delle Grazie e la Chiesa Parrocchiale Santa Maria de Latinis. La prima costruita agli inizi dell’ 800 è caratterizzata da un portale sagomato in pietra con volute barocche, all’interno conserva un prezioso affresco sul soffitto e diverse sculture sette-ottocentesche. La seconda ospita numerose statue di elevato valore artistico tra le quali il Cristo Risorto e l’Arcangelo Michele attribuite al lucchese Gennaro Franzese (sec.XVIII ).

La certosa

Nel territorio di Arena su donazione di Ruggero I a Bruno di Colonia degli Hortenfaust , sorse la Certosa di Serra San Bruno tra il 1090 e il 1101, primo convento certosino in Italia e il secondo di tutto l’ordine; insigne monumento della religiosità medievale divenuto grazie alle generosità di principi e regnanti un feudo tra i più estesi ed importanti del meridione. In origine di stile gotico, alle fine del ‘500 fu rimaneggiato dal palladio e successivi restauri furono portati avanti nei sec. XVI XVIII.

All’interno vi sono varie opere d’arte, tra le quali: un busto reliquario argenteo del 1520 raffigurante  San Brunone di probabile scuola napoletana, un pregevole dipinto del ‘600 raffigurante San Francesco di Paola attribuito a luca Giordano.